Oggi, 150 anni fa, nasceva Henri de Toulouse-Lautrec, celebriamo questo evento con la visita alla prima mostra retrospettiva completa su questo artista in Austria, con opere prese in prestito da collezioni internazionali, la mostra evidenzia la sua acuta capacità d’osservazione tramite il suo poliedrico operato.
Il viaggio a Vienna si farà il 12-13 e 14 dicembre e visiteremo anche le altre due importanti mostre su Mirò e Giacometti.
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Saranno esposti lavori su carta, tele, litografie e manifesti. Oltre ai vivaci manifesti che Toulouse-Lautrec ideò per i varieté di Montmartre, e che lo resero celebre in tutto il mondo, si potrà qui scoprire anche il lato meno noto del pittore.
Henri de Toulouse-Lautrec, uno dei più celebri pittori di tutti i tempi, era nato il 24 novembre 1864, ad Albi, nella regione francese dei Pirenei. La sua fama è legata al suo ruolo e alla sua presenza nel più noto movimento pittorico francese, l’Impressionismo, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento (anche se il periodo più creativo e importante del suo lavoro è inserito nell’epoca ulteriormente innovativa del post-impressionismo). Toulouse-Lautrec lavorò quasi sempre a Parigi e molte delle sue opere più famose sono legate alla raffigurazione, spesso a scopo promozionale, delle scene dei locali del quartiere di Montmartre del tempo.
Henri de Toulouse-Lautrec era nato in un’antica famiglia nobile francese e sin da giovane si era interessato alla pittura, allontanandosi sempre di più dall’ambiente aristocratico e conservatore in cui viveva, probabilmente anche a causa dei problemi di salute e alle malattie genetiche di cui soffriva legate ai rapporti tra consanguinei, frequenti nella sua famiglia. Fu in parte la sua condizione che lo portò a interessarsi alle persone ai margini della società e a rappresentare la figura umana con tratti nervosi e tormentati.
Si trasferì a Parigi, con la madre, nel 1872 e iniziò a frequentare il Lycée Fontanes, dove conobbe Maurice Joyant, che divenne presto uno dei suoi amici più fidati. Fu proprio Joyant a diventare uno dei più importanti sostenitori dell’opera di Lautrec, diventando negli anni seguenti il curatore della sua eredità e un attento biografo dell’amico.
Negli anni seguenti Henri de Toulouse-Lautrec ebbe diversi altri problemi di salute. Cadde rovinosamente sul pavimento male incerato della casa dove era nato ad Albi, e in cui faceva talvolta ritorno. Si ruppe il femore sinistro e qualche mese dopo si ruppe anche l’altra gamba. Le fratture che si era procurato non guarirono mai del tutto: era affetto da picnodisostosi, una malattia genetica che causa seri problema alle ossa e al loro sviluppo (la malattia sarebbe poi diventata nota come sindrome di Toulouse-Lautrec). La condizione fisica di Lautrec fu tra le cause che lo portarono ad appassionarsi sempre di più di arte, avendo precluse molte delle altre attività, sociali e sportive, che di solito erano praticate dalla persone della sua stessa estrazione sociale.
In poco tempo Henri de Toulouse-Lautrec divenne uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi: gli furono commissionati manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli dei café-concert – cioè i locali dove si poteva bere qualcosa e assistere a un concerto e altre performance – oltre che illustrazioni di importanti riviste dell’epoca, come quella satirica Le Rire.
Toulouse-Lautrec contribuì a rendere popolare il linguaggio delle avanguardie di fine Ottocento facendolo conoscere al grande pubblico con poster, stampe, litografie e illustrazioni, e rappresentò anche un ponte di collegamento tra la buona società dell’epoca e la vita bohémien di ballerine, scrittori, intellettuali, cantanti, e anche prostitute che affollavano i locali di Montmartre. I suoi disegni – stilisticamente ispirati alle stampe giapponesi ukiyo-e del periodo Edo (tra il XVII e il XX secolo) – raccontano molti aspetti della vita parigina: la politica, i movimenti culturali, i divertimenti dei ceti popolari e la nascita di forme di intrattenimento come i café-concert e i cabaret.
Henri de Toulouse-Lautrec morì a soli 37 anni – per tutta la vita dopo i dieci anni aveva sofferto di una malattia alle ossa che lo aveva tenuto sotto un’altezza di un metro e 52 – per le conseguenze dell’alcolismo e della sifilide.
Fonte: http://www.ilpost.it/2014/11/24/henri-de-toulouse-lautrec/